Cosa chiediamo ai nostri Volontari
Come è ovvio, non esiste un “manuale del perfetto volontario”, perciò l’importante è essere disponibili ad offrirsi, ciascuno portando le proprie esperienze di vita, la propria sensibilità, la propria empatia … Insomma si cerca di fare quel che si può e quel che si riesce.
Si parte sapendo di incontrare persone lontane dalla loro terra e dai famigliari, spesso con malattie oncologiche o in attesa di trapianto di organo (e questa attesa a volte dura parecchi mesi, ogni giorno trascorso aspettando la fatidica chiamata!).
Ma fino a quando non si conoscono concretamente le persone, si può solo tentare di immaginare quali siano le problematiche che sono costrette ad affrontare!
Grazie, volontari!
“Con una mano riceviamo e con l’altra doniamo”. Per anni don Beppe ci ha indicato questo stile di servizio. E così è stato. Tutto ciò che abbiamo ricevuto dalle mani della Provvidenza l’abbiamo condiviso con le situazioni di bisogno. Tuttavia la Provvidenza, cari operatori, si è servita anche delle vostre mani, del vostro tempo, del vostro entusiasmo. Perciò è doveroso dirvi un grazie fraterno per tutto il lavoro, il tempo, le energie .. . che per tanto avete regalato alla nostra Associazione.
Allora, anche se si chiudono gli spazi fisici, resta saldo in noi tutti l’atteggiamento di servizio e di accoglienza che da sempre ci anima.
E mentre vi diciamo grazie, speriamo di poter contare ancora altre volte sulla vostra disponibilità e la vostra voglia di mettervi in gioco. E che la Provvidenza sostenga voi e le vostre famiglie.
Vuoi diventare un nostro volontario?
Mandaci una mail, chiamaci al telefono, vienici a trovare… le nostre porte e le nostre braccia sono spalancate… ti aspettiamo!